DAHLIA DUET: artigianalità Made in Italy e tanta passione

Quando si racconta la storia di un brand, si affondano le mani nelle sue radici più profonde alla scoperta di come è nato e da quali elementi siano scaturite le sue creazioni, si scoprono mondi fantastici.

Mondi fatti per lo più di tanto impegno, studio, caparbietà e intraprendenza. Ma anche da un pizzico di follia e da tanta passione.

Accade così di scoprire storie come quella della brand Dahlia Duet: il nome è quello, meraviglioso, di un fiore bianco e rosso che sprigiona poesia, purezza e magia da ogni petalo.

Dall’unione del rosso e del bianco, di due mondi apparentemente lontani, nasce questa splendido esemplare floreale così come da due mondi diversi, quello di Luigi Adduci e Laura Di Giovanni, calabrese lui e di Pescara lei, è nato il brand Dahlia Duet.

La loro storia è particolare, ma di grande esempio per chiunque sia convinto che per intraprendere questa professione – quella dei designer – servano chissà quali competenze eccezionali. Servono anche tecniche e capacità specifiche, certo, ma senza cuore non si va lontano e loro ne hanno da vendere.

DAHLIA DUET: da un corso sull’ecologia alle creazioni di moda

Era il 2006 quando due giovani dii nome Luigi e Laura frequentavano l’Accademia di Belle Arti di Firenze e si ritrovarono ad un stesso corso incentrato sul tema dell’ecologia, focalizzato sulla creazione di abiti attraverso l’uso di materiali eco-compatibili e di riciclo. Fu lì che nacque il loro amore per la moda che li portò, nel 2012, a dare vita al loro brand. In realtà il passaggio da uno step all’altro non fu così immediato:  all’inizio Luigi e Laura non realizzavano abiti e accessori da indossare, bensì piccole opere d’arte con le quali sondavano il terreno attraverso la partecipazione a mostre e concorsi. Fu solo dopo l’Accademia che entrambi capirono che era arrivato il momento di mettere a frutto quell’amore e di specializzarsi nel settore moda prendendo degli studi più specifici.

DAHLIA DUET: l’artigianalità Made in Italy che si ispira al territorio

La particolarità del brand, che dà vita a collezioni interamente auto-prodotte, è la loro ispirazione che proviene da una passione comune: quella per i borghi e i paesaggi abruzzesi. Non solo: tessuti e lavorazioni sono interamente made in italy e handmade perché i fondatori di Dahlia Duet credono fortemente nell’artigianalità e prediligono materiali come il cotone, la lana e la seta senza tralasciare i tessuti stampati. La loro è una ricerca e una sperimentazione continua che va a sua volta alla scoperta delle botteghe artigiane dei dintorni di Pescara dove Luigi e Laura vanno a caccia di materie prime con le quali realizzare i propri abiti e accessori.

Affascinata da come è nato il tutto, ho voluto chiedere direttamente alle due anime di Dahlia Duet di raccontarmi qualcosa di più.

Cosa pensa del sistema moda Italia?

Il sistema moda Italia è un sistema oramai traballante, perché o si è giganti o non si viene calcolati, è un sistema che guarda solo in una direzione.

L’Italia e quindi le firme italiane hanno ancora un peso a livello internazionale?

Tutto quello che è italiano continua ad avere un peso a livello internazionale, perché c’è sempre una fortissima storia dietro, legata alle nostre radici.

La moda oggi può ancora definirsi driver di tendenze come è accaduto nel passato?

La moda non è più la sola a lanciare le tendenze. Basta guardare al web e alla sua potenza, che è in grado di coinvolgere tutti e di conseguenza mettere sul podio chiunque.

C’è ancora spazio per la creatività o tutto è dominato da logiche di business come per i grandi brand guidati da holding internazionali?

C’è assolutamente tanto spazio per la creatività, e chi come noi segue il filone dell’artigianalità lo sa, ne è consapevole e lo applica. Magari noi artigiani siamo ancora liberi rispetto ai grandi brand che sono costrette a seguire altre logiche. L’artigiano è libero perché può permettersi di seguire le sue dinamiche, può fare bene o sbagliare, ma comunque resta fedele a se stesso. Inoltre oggi comprare artigianale è il vero lusso, perchè il fatto a mano non ha prezzo e genera bellezza!

Cosa offre di unico il vostro brand?

Dahlia Duet nasce come piccolo brand di abbigliamento totalmente autoprodotto, curiamo tutto noi dalla comunicazione, alla modellistica del capo alla scelta dei tessuti che sono rigorosamente Made in Italy e nel l tempo siamo riusciti a a costruirci una rete di fornitori italiani. Abbiamo iniziato cucendo in casa, adibendo parte dell’appartamento a laboratorio, e vendendo nel frattempo i nostri abiti in alcuni negozi di Milano, poi per fortuna la richiesta è cresciuta e abbiamo deciso di aprire un vero e proprio negozio con laboratorio interno, qui a Pescara.

Quale è il principio cui si ispira?

Vestire artigianale è la vera rivoluzione, così come sapere, come nel nostro caso, che siamo solo in due a lavorare al nostro piccolo grande progetto.

Quale è il suo target?

All’inizio è stato difficile far capire cosa eravamo, qui siamo in provincia e un po’ tutto arriva con una certa lentezza, ma siamo riusciti a far appassionare le clienti al nostro lavoro e questo piace. Il nostro target è costituito prevalentemente da donne che lavorano e che amano indossare cose belle.

Cosa vogliono i consumatori oggi?

Oramai la gente vuole acquistare qualcosa di autentico, e non piu una semplice firma di un grande brand.

E per il futuro? Dove sarete?

Siamo assolutamente felici per le nostre scelte e speriamo che Dahlia Duet sia solo all’inizio di un lungo percorso tutto italiano.

Consiglio per i giovani che vogliono intraprendere la sua professione?

Bisogna  sempre provare per capire se è la strada giusta, ma c’è bisogno di tanta umiltà, volontà, coraggio e tenacia. In bocca al lupo a tutti !

 

 

 

 

 

 

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