Nella moda esiste il colore dell’anno, decretato dal team di professionisti di Pantone, e poi esistono le parole chiave che dettano le tendenze, ovvero le proposte che troveremo nelle vetrine dei negozi.
Ma queste tendenze non sempre vengono imposte dall’alto (in ghergo si dice tricke down) cioè imposte dai brand, spesso i trend nascono dal basso (bubble up), dalle subcutlure, da tradizioni di un determinato luogo o – come è successo quest’anno – da eventi eccezionali che impattano fortemente su usi e costumi modificando lo stile di vita delle persone e anche la loro evoluzione sociale e culturale.
Il termine athflow di cui avete tanto sentire parlare nelle ultime settimane è un fenomeno, uno stile, che in realtà non è stato frutto di una precisa strategia piuttosto è una reazione tattica dei brand al nuovo scenario in cui ci stiamo muovendo.
L’affermarsi dello smartworking, la riduzione (o quasi assenza) di momenti di socialità e relazione, ha portato la moda a proporre uno stile che rispondesse alle nuove esigenze degli individui.
La parola Athflow nasce dalla contrazione di athleisure e flow (la definizione esatta di athleisure è «vestiti casual disegnati per essere indossati sia per l’esercizio fisico che per l’uso generico; flow significa letteralmente flusso)e inaugura così una nuova categoria tra gli STILI FEMMINILI, anzi ad essere precisi è una sottocategoria dello stile SPORTY, che si connota così di una valenza più chic!
Ndr…dovrò aggiornare la mia Ruota degli Stili!! 🙂
Si tratta del trionfo dello stile cozy (altro termine ormai caro al lessico della moda) che rimanda ai concetti di comodità, relax, semplicità, eleganza low profile. Decisamente in antitesi all’idea di glam o seduzione.
Ma proprio perché la vita di tutti i giorni è diventata più ordinaria, se non piatta, la moda ha prontamente reagito per non farci cadere nel tunnel della tuta e puntare invece a un eleganza che ci faccia sentire di nuovo belle e femminili. Certamente si tratta di un compromesso, ma direi un ottimo balance per mantenere alti i livelli di autostima!
Ad annunciare la nascita dello stile Athflow è stato il tradizionale report annuale Pinterest Predicts che descrive l’athflow così:
“Quando i codici dell’abbigliamento casual e sportivo incontrano l’eleganza, ecco che nasce un nuovo stile: pantaloni larghi, tute confortevoli e outfit oversize andranno a sostituire i capi sportivi come nuovi essenziali del loungewear. L’athflow è uno stile abbastanza professionale per il lavoro, abbastanza elastico per una lezione di yoga e abbastanza confortevole per una piacevole serata sul divano”.
A confermare la necessità di introdurre questo nuovo stile come alternativa a quelli ormai consolidati nella moda sono stati i trend di acquisto online che si sono registrati negli ultimi mesi del 2020.
Messi un stand-by gli abiti da cocktail o business il nostro armadio si è riempito di maglioni cocoon, caldi e avvolgenti, felpe, camicie in seta o cotone, ma dal taglio fluido, pantaloni della tuta o jogger, vestiti in maglia che non stringono o segnano, giacche sì, ma se in tessuto morbido o dal taglio dritto, quindi non strutturate.
E’ uno stile ‘pericoloso’ perché se perché se non è ben giocato si rischia di scivolare nella “sciatteria”.
Per questo può essere utile seguire le star o le influencer che sfoggiano l’athflow e possono darci qualche suggerimento per mantenere alta l’attenzione sull’outfit.
Da parte mia vi do qualche dritta per non cadere nella trappola 🙂
- Importante è affiancare alla scelta dell’abito un beauty curato. Non bisogna necessariamente truccarsi, ma fondamentale avere sempre capelli a posto e pelle pulita e luminosa. Investite il tempo nel fare una maschera al viso piuttosto che nel realizzare un make up semiprofessionale!
- Puntate sugli accessori. Una spilla, una collana oppure un fermaglio per i capelli. Aggiungono un tocco glam
- Outfit perfetto chiama scarpa adeguata. Se vestite athflow non restate in ciabatte a meno che non siano superchic (col pelo ad esempio :)); sì a sneakers, bikers, anfibi, mocassini, ballerine.
- Non ci serve la borsa?? Ma il cellulare lo abbiamo sempre in mano e allora perché non indossare un portacellulare super fashion??