Ultimamente vedo ovunque su Facebook post di colleghe che scrivono consigli su quale sia l’outfit perfetto per affrontare pranzi, cene, feste natalizie legati all’ambito professionale o privato.
All’inizio ero incuriosita dai preziosi suggerimenti e ho letto tutto quanto quotidianamente veniva pubblicato.
Dopo qualche giorno ero già arrivata alla saturazione. Avevo raggiunto il massimo livello di informazioni che potessi immagazzinare e avevo la sensazione di leggere più o meno le stesse cose riconducibili a sei macro filoni – il velluto, il glitter, il rosso, l’oro, l’argento, il bianco – tutti declinabili su abiti e accessori da abbinare.
Ma, soprattutto, mi sono chiesta dove è la novità!?!
Il velluto è un tessuto ever green che sicuramente vive stagioni più o meno felici, ma ogni decade lo ha sempre visto protagonista di occasioni importanti come feste o cerimonie.
Se vogliamo essere pignoli il velluto è un trend di questa stagione perché viene utilizzato anche fuori dai contesti celebrativi e proposto anche per la vita di tutti i giorni. Questa è la ‘novità’, non certo che venga proposto per gli outfit di Natale.
Stesso discorso vale per l’oro, l’argento, il rosso, i glitter, il bianco.
Devo ammettere che nel leggere questi articoli sono molto ‘critica’ perché li analizzo con l’occhio di chi – lavorando nel settore – ha già una capacità di selezione delle informazioni e punta ai contenuti di maggiore interesse.
Mi sono chiesta però che effetto potesse avere tutto questo ‘rumors’ su una donna che vive al di fuori del mondo della moda, delle sue dinamiche, e vuole semplicemente essere affascinante e elegante.
La risposta che mi sono data è: disorientamento. Sì, perché se leggo che il velluto è il must di quest’anno, penso subito che devo comprarmi qualcosa in questo tessuto. Ma poi? Quale colore, quale modello di abito o di scarpa sono quelli giusti?
Sappiamo che non basta seguire una moda per essere alla moda.
La moda deve essere personalizzata, interpretata, valorizzata, deve aderire come un guanto alla nostra personalità.
Ecco quindi che non basta dire ‘vestiti di glitter’, ma si dovrebbe aggiungere ‘ti senti glitter?‘.
E ancora molte altre domande dovrebbero seguire per trovare l’outfit davvero adatto per sopravvivere al tour de force delle feste restando sempre fedeli alla propria personalità.
Lo stile di ciascuno è la vera bussola nel mare magnum dei consigli profusi a volontà.
Il rischio, altrimenti, è di vedere vagare durante una cena tra parenti una ‘palla da discoteca’ vivente che, fiera del suo vestito nuovo, è pronta a difendere il suo luccichio affermando: ‘Tesoro le paillettes vanno di moda, l’ho letto su Facebook!’.
Il vero problema è che per quanto le mie colleghe siano brave a dare indicazioni su come vestirsi, e brave lo sono davvero, alla fine l’avida lettrice prende ciò che vuole e, anzi, in questo modo ha una sorta di legittimazione a poter indossare capi che mai nella vita avrebbe pensato di acquistare ma ora, forte dell’opinione dell’influencer, ora di appresta a inserire nei suoi outfit.
Tengo a precisare che non ritengo le utenti di Facebook o del web in generale non abbiano senso critico.
Semplicemente da fautrice dell’unicità, della ricerca dell’originalità non amo il tipico approccio da ‘fashion victim’ dall’acquisto impulsivo e compulsivo.
L’outfit perfetto è quello che ciascuno di noi costruisce sulla propria individualità, strizzando l’occhio alla moda ovviamente, alle tendenze, perché in fondo siamo donne e ci piace essere belle e farci notare, ma ‘vade retro’ all’omologazione, alle scelte di massa!
Il mio ‘essere alla moda’ è sempre stato andare controcorrente perché solo distinguendosi ci si fa notare veramente.
Ah, io per Natale indosserò un abito di Luisa Spagnoli acquistato in un meraviglioso negozio, Pandora Vintage Torino. Rigorosamente nero: io sono una fredda dai contrasti alti e questo colore alla fine è il colore più mette in risalto il mio incarnato :).
Il tocco di luce è nella stampa a fiori ed è questa la vera novità, la mia novità, il mio uscire in modo unico dagli schemi.
Sì, perché non ho mai amato molto i tessuti floreali, ma appena l’ho visto questo abito mi ha comunicato qualcosa: emana una luce fantastica – anche per il tessuto utilizzato – e quindi illumina tutta la figura. E’ stato un colpo di fulmine, come capita con tutti i capi che compro.
Il mio fare shopping è: vedere un capo in vetrina, innamorarmi, entrare, provarlo – giusto per capire se mi sta bene – e in 5 minuti la scelta è fatta. Dentro o fuori. Se l’abito non mi trasmette qualcosa a livello empatico, emotivo, sensoriale, non fa per me.
Questo dovrebbe essere il primo dictat quando si va a fare shopping ed è la prima regola che chiedo di applicare quando accompagno qualcuno a fare shopping. La persona deve prima di tutto provare attrazione per un capo, solo dopo arrivano la conoscenza, i trend, la scelta del colore, del modello. La creazione dell’outfit è frutto dell’amore a prima vista!
Abbino scarpe decollete Louboutin, gioielli firmati Mikiko, borsa Chanel.
Tutto rigorosamente acquistato in negozi vintage!